La vita e la carriera

Il Fosso Reale

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Il padre di Amedeo Modigliani non era una figura presente nella vita del figlio. La figura maschile più importante e presente nell’infanzia di Modigliani fu invece il nonno materno Isacco: tra i due, che passavano intere giornate insieme, c’era un rapporto profondo che si interruppe solo con la morte del nonno nel 1894.
Insieme facevano lunghe passeggiate seguendo il Fosse reale, arrivando fino al porto, attraversando la città. Una città che oggi non vediamo più, perché i bombardamenti e le successive ricostruzioni hanno cambiato in parte il volto di Livorno.

Isacco Garsin era un uomo distinto, con modi squisiti e gesti eleganti che il nipote aveva ereditato. Era inoltre dotato di grande intelligenza ed aveva una cultura molto vastasapeva parlare molte lingue (italiano, francese, ebraico, spagnolo, greco, arabo e inglese), era appassionato di letteratura, di scacchi e di filosofia, i Garsin infatti si vantavano di essere discendenti del celebre filosofo Spinoza. A forza di stare con il nonno e di ascoltare tutti quei discorsi, Dedo aveva sviluppato un’indole riflessiva e spesso quando parlava con gli amici o in famiglia inseriva citazioni o riferimenti a opere, scritti o filosofi citati dal nonno
Il rapporto con il nonno fu sicuramente centrale per la sua cultura di Amedeo Modigliani: dotato di un’intelligenza viva, apprendeva velocemente e quegli stimoli, crescendo, divennero anche per lui dei veri interessi, infatti fu sempre appassionato di letteratura (recitava poesie di Baudelaire o interi passi della Divina Commedia) e di filosofia (amava molto Nietzsche).