La vita e la carriera

Archivio storico – Camera di Commercio

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L’archivio storico della Camera di Commercio, nella sede livornese di Piazza del Municipio 48, conserva le tracce dell’attività imprenditoriale delle due famiglie Modigliani e Garsin.

La visita per scoprire queste complesse e affascinanti vicende è anche l’occasione per conoscere l’incredibile archivio di circa 16 mila unità archivistiche, tra cui spiccano i fascicoli relativi ai marchi d’impresa, le lettere circolari del fondo “Antiche ditte livornesi” e la documentazione relativa ai traffici portuali. 

Le famiglie Modigliani e Garsin operano a Livorno nel 1800: i Modigliani si trasferiscono qui da Roma alla metà del secolo, mentre i Garsin, pur dividendosi con Marsiglia, sono una storica famiglia livornese già dal 1700.
Al 1801 risale d’altra parte anche l’istituzione della stessa Camera di commercio, con una prima giunta rappresentativa della realtà dell’epoca: solo quattro componenti sono “toscani”: gli altri sono francesi, inglesi, greci, ebrei, svizzeri…

I Garsin, più floridi economicamente, operano nel commercio mercantile tra Livorno, Marsiglia e Londra, e vengono rintracciati spesso nelle carte camerali; dei Modigliani è testimoniata sia l’attività del nonno paterno di Amedeo, sia quella dei tre fratelli Flaminio (padre del pittore) Alberto ed Isacco: tra le carte, è possibile leggere del fallimento che tanto ha condizionato le vicende dei Modigliani, ma anche della successiva rinascita ad opera principalmente delle donne della famiglia, e scoprire la straordinaria figura di Eugenia, mamma di Amedeo, che troviamo impegnata nel “commercio delle scorze” di cedro, aranci e limoni.

La biblioteca camerale conserva inoltre un volume dedicato ad un’altra figura significativa della famiglia Modigliani: il fratello maggiore Giuseppe Emanuele. Si tratta della biografia scritta dall’Avv. Giuseppe Funaro e pubblicata nel 1952, a pochi giorni dall’inaugurazione del monumento eretto alla memoria dell’Onorevole e collocato nella Villa Fabbricotti di Livorno.

La Biblioteca (26 mila monografie moderne, 2200 testi antichi e 30 mila volumi periodici) è aperta al pubblico e visitabile negli stessi orari dell’archivio storico. 

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