La vita e la carriera

Gli ultimi anni e la morte

ModiglianiCannes_ModiglianiLivornoApp

Gli ultimi anni della vita di Amedeo Modigliani sono accompagnati da Jeanne Héburterne: si conoscono nel 1917 all’Accademia Colarossi che entrambi frequentano, infatti anche Jeanne è una pittrice, e tra i due nasce un profondo amore, interrotto solo dalla morte. 

Nel 1918 a Parigi viene organizzata la prima mostra personale di Modigliani, presso la Galleria Berthe Weill. Ebbe una durata brevissima e fu oggetto di scandalo, infatti attirò l’attenzione per la presenza di quadri di nudi esposti nella vetrina della galleria che ne provocò la chiusura immediata.

In questi anni si verifica un grave peggioramento delle sue condizioni di salute. Probabilmente l’alcol e la droga, così come le condizioni indigenti in cui visse spesso, condizionarono negativamente la sua salute. Certamente i presupposti delle gravi malattie patite fin da giovane non potevano regalare un futuro fortunato all’artista.
Con Zborowski, nel 1918 si trasferisce per qualche tempo nel Sud della Francia per cercare di curare il suo stato di salute (si stavano infatti aggravando i sintomi della tubercolosi) dove si dedica anche alla pittura, realizzando numerosi ritratti e alcuni paesaggi, un genere molto distante da lui e sul quale non si cimentava dai tempi della scuola di Micheli a Livorno. Nello stesso anno nasce Jeanne, la figlia di Amedeo e Jeanne.

Tornato a Parigi il suo stato di salute peggiora a tal punto da portarlo alla morte, il 24 gennaio 1920. Il giorno dopo Jeanne Hébuterne, incinta del secondo figlio di Modigliani, si getta dalla finestra della sua casa e muore.
I due inizialmente vengono sepolti in luoghi diversi ma nel 1930 le spoglie di Jeanne vengono traslate al cimitero di Père-Lachaise e i due ora riposano uno accanto all’altro.