La vita e la carriera

La carriera

JeanneModigliani_ModiglianiLivornoApp

La cultura artistica di Amedeo Modigliani è vastacomposita e per certi versi diversa rispetto ai suoi coetanei. Amava l’arte italiana del Trecento, aveva visto l’arte classica nel suo viaggio di salute tra centro e sud Italia, il suo bagaglio si era ulteriormente ampliato a Venezia, iniziando a conoscere gli impressionisti, e poi soprattutto a Parigi dove era stato in contatto con le molte e diverse tendenze artistiche che la nuova generazione di pittori e scultori stava creando. Visitando i musei aveva ampliato la sua cultura arrivando fino a luoghi lontani, come nel caso dei musei etnografici parigini.

Nei suoi primi quadri emergono l’influenza di Picasso e di Toulouse-Lautrec (“L’ebrea”), successivamente prevale l’influenza di Cézanne (“Violoncellista”) che Modigliani scopre nei primi anni parigini. Ma, se è vero che nelle sue prime opere emergono chiari riferimenti artistici, ben presto lo stile di Modigliani si definisce: fa propri tutti i modelli e le influenze, li rielaborae dà vita ad un suo stile personale, inconfondibile e dai caratteri innovativi.

Una parte della sua carriera è incentrata sulla scultura: inizia ancor prima di trasferirsi a Parigi, affascinato dalle opere del grande scultore Tino di Camaino viste nel sud Italia. A Parigi avviene un ulteriore passo in avanti per la sua produzione scultorea grazie agli spunti che può trarre visitando i musei ma anche grazie alla ricerca che sta conducendo in questo ambito lo scultore Constantin Brâncuși verso la riscoperta dell’arte tribale e africana. I modelli antichi e medievali si fondono con queste nuove ricerche e danno origine a sculture caratterizzate da forme allungate, schematiche, con pochi e semplici tratti. Realizza due tipologie di scultura: figure femminili in posa di cariatidi oppure teste femminili. È una ricerca di essenzialità che è supportata anche dalla scelta del materiale, la pietra, determinata probabilmente anche dalla scarsità di risorse economiche di cui disponeva.

Nel 1914 abbandona la scultura, forse anche per salvaguardare quanto più possibile la sua salute precaria, dedicandosi esclusivamente alla pittura. I suoi dipinti sono per la maggior parte ritratti e nudi femminili. Si dice lavorasse in modo molto veloce, era capace di completare un ritratto in poche sedute, e non ritoccava mai le sue opere. La sua pittura è caratterizzata dalla linea che dona contorni netti alle figure, facendole stagliare su uno sfondo poco definito. Un segno armonioso e una sintesi volumetrica che non tolgono assolutamente umanità e emozione alle figure ritratte.

Tipici dello stile di Modigliani, elementi che oggi lo rendono famoso in tutto il mondo, sono i colli sottili e allungati, un allungamento sinuoso delle figure e gli occhi, spesso a mandorla e senza pupille. Nei ritratti raffigura gli amici artisti, i suoi collezionisti, le donne della sua vita e in molti raccontano che essere ritratti da Modigliani era come farsi spogliare l’anima.
Alcuni ritratti presentano una caratteristica particolare: un occhio vuoto e uno con la pupilla, un occhio che guarda il mondo e un occhio che guarda all’interno. Sono così rappresentati gli occhi di artisti e collezionisti, forse secondo Modigliani i più propensi a guardare dentro di loro. Sono anche interessanti le brevi frasi o semplici parole che Modigliani a volte inserisce nei ritratti, che servono a caratterizzare meglio la persona dipinta. Un esempio è il ritratto di Paul Guillaume, suo mecenate e collezionista, che presenta la frase “novo pilota”, cioè nuovo timoniere nel mondo dell’arte, un collezionista illuminato che sosteneva l’arte moderna.
I suoi nudi sono caratterizzati da pose voluttuoseda forme sinuose e grande sensualità. Al tempo fecero grande scalpore per la loro carica sensuale tanto che la sua prima mostra personale fu chiusa per oltraggio al pudore.