La vita e la carriera

La malattia e i primi studi artistici

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La salute di Amedeo si dimostra presto piuttosto cagionevole e nella sua infanzia e prima adolescenza sarà colpito da importanti problemi di salute. Nel 1895 ebbe una grave forma di pleurite e nel 1898 il tifo, che lo costrinse a letto nei deliri della febbre. 

È interessante notare come questo periodo, così difficile per la sua salute, fu anche l’inizio della sua passione per l’arte, dei suoi primi studi e delle sue prime prove artistiche, che gli faranno capire di voler diventare un artista. Dimostra fin da giovane di avere un percorso diverso dagli artisti suoi coetanei: i suoi modelli, interessi e approcci erano infatti inusuali per il tempo.

Iniziò a frequentare la scuola di Guglielmo Micheli, allievo di Giovanni Fattori, dove imparò le basi della pittura e del disegno e dove già dimostrò la sua indole di artista e conobbe molti giovani artisti che tutt’oggi sono nomi noti dell’arte: Oscar Ghiglia, Renato Natali, Benvenuto Benvenuti e Aristide Sommati. 

Nel 1900 lo colpì un nuovo episodio di pleurite, molto più grave che divenne, quando aveva 17 anni, tubercolosi. Per questo motivo tra il 1900 e il 1901 Eugenia e Dedo partirono da Livorno per andare in cerca di clima più favorevole, dirigendosi verso l’Italia centro settentrionale. Il viaggio fu molto importante per Modigliani per immagazzinare molte suggestioni artistiche e, ripresosi dopo la malattia, per consolidare ancora più la sua determinazione a diventare un artista.  Le lettere che si scambia con Oscar Ghiglia, compagno di scuola da Micheli e futuro celebre artista, testimoniano questo rinnovato ottimismo.

Spinto dal desiderio di crescita artistica e dalla volontà di trovare una realtà più aperta e culturalmente stimolante, nel 1902 si trasferisce a Firenze dove studia alla Scuola libera di nudo dell’Accademia di belle arti. L’anno successivo, 1903, grazie al supporto economico dello zio Amedeo, si iscrive alla Scuola libera di nudo del Regio Istituto di belle arti di Venezia, città nella quale rimane fino al 1905.